I consumatori devono essere in qualche modo tutelati dal caro polizza nel mercato assicurativo. Per questo è stato stipulato un protocollo d’intesa tra IVASS e Antitrust sull’argomento.
Il presidente dell’IVASS, l’Istituto per la Vigilanza sulle assicurazioni e il presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, hanno firmato il 7 ottobre 2014 il Protocollo d’intesa in materia di tutela dei consumatori del mercato assicurativo che va ad integrare il precedente Protocollo generale d’intesa del 2 agosto 2013.
Queste due autorità ribadiscono la volontà di coordinare i loro sforzi per garantire una tutela dei consumatori più efficace nei rapporti sia con le imprese di assicurazione, sia con gli intermediari assicurativi. È importante che queste autorità di scambino le informazioni raccolte durante l’esercizio delle loro funzioni.
Il protocollo mira a favorire la cooperazione tramite una serie d’interventi che elenchiamo di seguito:
– il coordinamento degli interventi istituzionali sui settori di comune interesse;
– la segnalazione dell’Antitrust all’IVASS di casi in cui, nell’ambito di procedimenti di propria competenza, emergano ipotesi di violazioni da parte degli operatori delle norme alla cui applicazione è preposto l’IVASS;
– la segnalazione dell’IVASS all’Antitrust di casi in cui, nell’ambito di procedimenti di competenza dell’Istituto, emergano ipotesi di pratiche commerciali scorrette relative al settore assicurativo;
– la costituzione di un gruppo di lavoro permanente sull’attuazione del Protocollo al fine di promuovere il confronto su tematiche di comune interesse in materia di tutela dei consumatori;
– lo scambio reciproco di documenti ed informazioni sui procedimenti avviati da ciascuna Autorità;
– la richiesta di parere di Antitrust ad IVASS ai fini dell’adozione di provvedimenti nei casi di pratiche commerciali scorrette.
Per essere sempre al corrente su quali siano le agenzie assicurative accreditate, si può consultare il sito dell’Ivass che propone l’elenco di quelle che truffano i consumatori perchè non riconosciute dal nostro ordinamento.