Le compagnie assicurative, oggi, ricorrono alla tattica della personalizzazione delle polizze per offrire un numero potenzialmente illimitato di prodotti che rispondono alle esigenze di ogni assicurato. Il panorama assicurativo, comunque, si sta ampliando e oggi oltre alle auto si possono assicurare anche altri oggetti, per esempio i droni.
I droni, apparecchi radiocomandati, sono stati perfezionati nel tempo e adesso invadono diversi settori lavoratavi. Sono entrati a far parte perfino del settore agricolo. Di regola si pensa ai droni in grado di fare video e fotografia ma i droni possono svolgere anche altri compiti. Per esempio, dalla collaborazione tra Adron Technology (Udine) e Italdron (Ravenna), è nato un drone che potrebbe rivoluzionare il mondo dell’agricoltura visto che è dotato di un contenitore utile per le applicazioni in agricoltura.
È stato ribattezzato Agrodon ed è stato perfino presentato in occasione della conferenza “Droni in agricoltura” nell’ambito del ciclo di appuntamenti “Rome Drone Conference”. Questo strumento potrà essere utilizzato per compiti particolari, ad esempio per la lotta ai parassiti delle coltivazioni, tramite metodi naturali.
Vista l’importanza della dotazione tecnologica anche per gli agricoltori, sono nate delle coperture assicurative ad hoc. È stata dunque presenta la prima polizza assicurativa italiana per l’uso dei droni in agricoltura. Si chiama GrowGreen Insurance, è stata messa a punto dal broker specializzato Pagnanelli Risk Solutions. La polizza compre i rischi derivanti dal monitoraggio delle coltivazioni e dei pascoli ma anche dall’attività di irrorazione di prodotti chimici, concimi e fitofarmaci.
La polizza in questione dovranno sottoscriverla i consorzi, le cooperative, le aziende e le associazioni ma anche i singoli imprenditori che vogliono usare il drone per scopi agricoli.