Un’indagine condotta da ING Direct rivela che gli italiani hanno una passione incredibile per le loro auto e amano molto personalizzarle. A volte le usano davvero come delle seconde case ma è importante che gli oggetti contenuti nell’abitacolo non incidano sulla sicurezza del viaggio. I risultati della ricerca.
Gli italiani amano moltissimo le loro automobili e le curano nei particolari. La macchina diventa uno spazio unico e accogliente per il suo proprietario che in genere tiene all’abitacolo dell’auto proprio come tiene alla propria casa.
È questo uno dei risultati di un’indagine condotta dal Centro Studi e Documentazione di ING Direct che proprio alla luce della passione per la personalizzazione dell’auto, evidenzia i problemi di sicurezza che potrebbe attivare questa “pratica”. In effetti, il 23% degli intervistati ha detto di personalizzare l’auto soltanto con pochissimi dettagli ma molte persone, il 5%, usano il veicolo come seconda casa.
In una macchina si possono trovare le scarpe di riserva così come un abito per adattarsi ad una nuova situazione durante la giornata. Per esempio in macchina quello che non manca mai è un ombrello: è più facile trovare questo oggetto dimenticato in un bagagliaio che risposto correttamente nel vaso all’ingesso di casa. Un’altra cosa che in macchina non manca mai è il cellulare (41%). E poi c’è un 26% degli intervistati che racconta di non dimenticare mai la play list delle melodie che ama maggiormente.
C’è chi vorrebbe dotare la propria auto anche di altri comfort quali il frigorifero portatile (44%), la macchina del caffé (19%), un microonde (5%) o addirittura un bollitore (4%). Oggetti che però sono da ritenere troppo ingombranti e pericolosi in un’auto.
La ricerca comunque evidenzia come gli automobilisti abbiano più di un desiderio per la personalizzazione dell’auto e non sempre l’assecondano per evitare di aver problemi di sicurezza. L’RC auto dovrebbe tenere conto della configurazione e personalizzazione dell’auto?