Il mondo delle assicurazioni si è dotato di un altro strumento di prevenzione delle frodi e di contrasto ai malintenzionati che intendono truffare le assicurazioni. Si tratta di un Archivio informativo integrato antifrode, conosciuto anche con l’acronimo AIA che è gestito dall’IVASS.
L’istituto di vigilanza sulle assicurazioni, sulla base delle informazioni che confluiranno nell’archivio, possono elaborare per ogni sinistro registrato il potenziale rischio di frode assicurativa. Con l’AIA quindi, continua la lotta contro le truffe alle assicurazioni che secondo molti sono la causa del livellamento verso l’alto dei prezzi delle assicurazioni.
In Italia sarebbero le truffe alle assicurazioni a tenere alto il livello dei prezzi rispetto al resto delle compagnie assicurative che operano in Europa. I finti incidenti, in effetti, coinvolgono quasi 4 milioni di veicoli che circolano senza assicurazioni. I risarcimenti sono gonfiati e quindi i prezzi salgono. Con l’AIA si prova ad estirpare il problema alla radice.
In quest’ottica devono essere correttamente interpretati anche i processi di dematerializzazione dei documenti assicurativi che dal 18 ottobre 2015 sostituiranno il tagliando cartaceo sul parabrezza, quel tagliando che in passato si è dimostrato facilmente falsificabile. Il tagliando elettronico sarà introdotto insieme a regole più rigide in materia di RCA.
L’archivio informatico integrato antifrode entrerà in funzione attraverso due fasi distinte. Nella prima ci sarà una raccolta dei dati che arrivano da diverse banche dati:
- Banca dati sinistri, Anagrafe testimoni e Anagrafe danneggiati;
- Banca dati dei contrassegni assicurativi;
- Archivio nazionale dei veicoli;
- Anagrafe nazionale degli abilitati alla guida;
- Pubblico Registro Automobilistico;
- Ruolo dei periti assicurativi.
Nella seconda fase le informazioni immesse nell’Archivio saranno disponibili per l’elaborazione e per il monitoraggio dei rischi antifrode.