In un’intervista ad Alberto Brambilla, il coordinatore del centro studi e ricerche di itinerari previdenziali ha dato dei consigli fondamentali per tutti coloro che, pur non essendo sposati, non vogliono scendere a compromessi sul fronte del welfare e vogliono quindi risparmiare sull’assicurazione.
La prima cosa che l’esperto di assicurazioni consiglia è quella di dotarsi di un’assicurazione vita temporanea in caso di morte. Se si sottoscrivessero due polizze incrociate sarebbe la cosa ideale. In pratica dovrebbero essere sottoscritte due polizze dove un partner designa come beneficiario l’altro e viceversa, in modo tale che se uno dei due dovesse decedere, l’altro sarebbe comunque l’intestatario della polizza assicurativa.
Per quanto riguarda invece la previdenza complementare e il risparmio di risorse nel corso della propria vita lavorativa, le coppie di fatto possono decidere di avvalersi di fondi pensione o polizze di ramo I ad accumulo sulla vita. Questa soluzione consente di risparmiare in base alle proprie disponibilità, ma soprattutto consente di designare un beneficiario che non deve obbligatoriamente essere connesso al contraente della polizza tramite vincoli legali o di parentela.
Una situazione simile si riproduce quando si ha intenzione di sottoscrivere un fondo di assistenza sanitaria integrativa
“la coppia di fatto può decidere di tutelarsi iscrivendo il partner, anche non coniugato, come soggetto a carico dell’altro”.
Ci sono anche casi in cui la coppia non sposata decide di comprare casa e accendere un mutuo cointestato. Il consiglio dell’esperto per ognuno dei contraenti è quello di
munirsi di un’assicurazione puro rischio attraverso la quale, se uno dei due stipulanti dovesse decedere, sarà comunque possibile coprire finanziariamente la parte di mutuo rimanente, in modo tale che si riesca comunque a portare a termine il pagamento delle rate e si eviti così il pignoramento dell’immobile.