Molte casse previdenziali riservate ai liberi professionisti, possono offrire tra i loro prodotti anche delle polizze assicurative. Invece che versare soltanto i contributi per la pensione e ottenere un piccolo assegno in cambio, gli enti previdenziali possono preoccuparsi a 360 gradi dei loro iscritti.
In genere i servizi più gettonati dai professionisti sono mutui, prestiti agevolati e prestiti d’onore da sfruttare per avviare l’attività e per acquistare la casa. L’Enpam, la cassa previdenziale dei medici e dei dentisti,è andata oltre pensando ad una polizza salute Long Term Care, a costo zero per gli iscritti: in caso di perdita dell’autosufficienza dà diritto a 1.035 euro mensili non tassabili, da aggiungere alle tutele già previste dall’ente previdenziale.
“Con la polizza per la Ltc abbiamo raggiunto uno degli obiettivi storici della Fondazione Enpam. Prima con l’assistenza tradizionale e poi, dal 2009, con l’ausilio del 5 per mille abbiamo esplorato ogni via possibile per arrivare a una tutela piena in caso di non autosufficienza – dice il presidente di Enpam Alberto Oliveti –. Quando qualche anno fa abbiamo lanciato il progetto Quadrifoglio per dare un welfare a tutto tondo agli iscritti, avevamo individuato proprio nella Ltc la prima componente assistenziale da attuare. Oggi è un grande traguardo tagliato, che aumenta il valore dell’essere parte del nostro Ente di categoria”.
Spiega l’Enpam
L’adesione alla polizza è automatica e non richiede alcun esborso per medici e odontoiatri. Infatti i costi dell’intera operazione (5,4 milioni di euro l’anno, cioè 2,2 per la tranche agosto- dicembre 2016) sono coperti dai fondi per l’assistenza della Quota A. Soldi che, se non utilizzati, sarebbero andati ad accrescere il patrimonio dell’Enpam ma – per via dei complessi vincoli di bilancio dello Stato – non avrebbero potuto più essere usati per prestazioni a vantaggio degli iscritti.