Con il nuovo decreto per la valutazione del danno biologico verrà utilizzata una tabella unica: non si dovrà più fare riferimento alle tabelle che i tribunali italiani negli anni avevano predisposto, ma tutti dovranno uniformarsi a quelle compilate dei tecnici del ministero della Salute.
Insomma, una tabella con valori unici per evitare che si creiano delle disparità nelle valutazioni dei danni patiti in un incidente stradale. In tal caso l’uniformità potrebbe abbassare i valori applicati proprio perché si dovrà da ora in avanti tenere conto della media dei criteri adottati.
Seguendo e prendendo come riferimento le tabelle già in vigore per le lesione lievi (per le invalidità inferiori al 9%), si è stabilito che il risarcimento sia inversamente proporzionale all’ età (quindi l’ importo si riduce costantemente con il crescere dell’ età ad un tasso dello 0,5% per ogni anno di età a partire dall’ undicesimo) e valutato su una scala da 10 a 100 punti di invalidità permanente.
Nella tabella di riferimento stilata saranno indicate le menomazioni (dal sistema nervoso centrale alla perdita degli arti), con i relativi coefficienti per la valutazione del danno economico: si distinguerà tra menomazione temporanea o permanente all’ integrità psico-fisica della persona, riscontrabile dall’ accertamento medico. Non sarà più compreso il così detto danno morale, che alcuni tribunali era invece aggiunto al risarcimento finale nella misura del 25-50%. Dalla prima bozza pare che siano soddisfatti assicuratori e compagnie in primis.
Il provvedimento dovrà essere sottoposto al Consiglio di Stato, e non sarà applicato prima dell’ autunno: solo al momento della completa applicazione ed entrate in vigore si potrà verificare seriamente e concretamente se le novità introdotto sono ottimali non solo per le compagnie ma anche per i sottoscrittori. Soprattutto per quel che attiene il danno morale si prevono bagarre tra compagnie assicurative ed i tribunali di tutta Italia.
Fonte: www.corriere.it