La bozza sulle Linee strategiche per l’adattamento ai cambiamenti climatici, la gestione sostenibile e la messa in sicurezza del territorio prevede la stipula di un’assicurazione obbligatoria per coprire i rischi connessi ad eventi climatici estremi su beni e strutture, sia di proprietà dello Stato che dei privati. La bozza è stata inviata dal Ministro dell’ambiente Clini al Cipe, che si dovrà occupare della sua correzione.
Nel documento anche un generale divieto di costruire case e imprese in aree a rischio idrogeologico molto elevato: si tratta di una delle azioni prioritarie contenute, che verrà attuata a partire dal prossimo 2013.
Quella dell’assicurazione è un’ottima ideae tutela maggiormente tutti coloro che vivono in delle zone dell’Italia particolarmente rischiose o a rischio allagamenti. Contraria invece la Coldiretti che ricorda come tale rischio sia maggiore nel 44% del territorio nazionale, il che significherebbe la stipula di centinaia di migliaia di polizze di questo genere, con vantaggi economici unicamente per le compganie assicurative. Rosee le previsioni per le compagnie: da una stima effettuata emerge che solo per le assicurare prime e seconde case dai rischi climatici, con un premio annuo di duecento euro a polizza, le compagnie incasserebbero la bellezza di sei miliardi di euro.
Fonte: Coldiretti