Una applicazione informatica trasmette in rete sul sito www.mit.gov.it e sul sito www.ilportaledellautomobili – sta.it le targhe dei veicoli che circolano senza essere assicurati. Digitando on line la targa di un’auto, moto o ciclomotore immatricolato in Italia è possibile sapere infatti se il mezzo sia o meno in regola con il pagamento delle polizze. Guidare senza assicurazione è vietato dal codice della strada e la mancata copertura della polizza contempla una multa prevista da un minimo di 841 euro a un massimo di 3.366 oltre al sequestro del mezzo.Il ministero raccomanda pertanto di regolarizzare la propria posizione entro 15 giorni, e nel caso in cui l’inadempienza proseguisse le informazioni sui veicoli non assicurati verrebbero trasferite alle forze di Polizia e alla Prefetture. Il governo, pertanto, sceglie di combattere con sempre più vigore il fenomeno.
Quella della mancata copertura assicurativa è una prassi che provoca dei danni ai bilanci delle compagnie, dal momento che non si verifica l’incasso dei primi. Ma i danni sono di dominio pubblico. A risarciere i danni provocati dai veicoli senza assicurazione è il Fondo di Garanzia Vittime della Strada. Si tratta di un fondo pubblico, alimentato con il pagamento dei contributi da parte dell’intera comunità.
In Italia sono più di 4 milioni i mezzi che circolano senza copertura della polizza.
Risolvere il problema è dunque una speranza per tutti. Proprio in questi giorni, la nuova iniziativa del Dicastero che permette la verifica on line della copertura assicurativa dei mezzi, rende per la prima volta contenti tutti i protagonisti di questi sistema: dagli automobilisti agli assicuratori, dall’Ania alla Confederazione. L’obiettivo di premiare l’automobilista diligente, senza etichettarlo truffatore per legge, dev’essere il criterio ispiratore delle novità normative future, tenendo fortemente in considerazione che per 4 milioni di vetture senza assicurazione ve ne sono più di 30 milioni che circolano regolarmente assicurate.