Continuiamo ad occuparci delle polizze assicurative dedicate ai professionisti: oggi verifichiamo quella riservata alla categoria degli avvvocati. Anche gli avvocati, al pari dei medici, rispondono per le azioni poste in essere nell’esercizio delle loro funzioni: è consigliato, ma non ancora obbligatorio, che il professionista stipuli una polizza per avere maggiore tranquillità e un futuro sereno.
E’ importante per il professionista avvalersi di compagnie assicurative che possano tutelare l’assistito anche di fronte a richieste di risarcimento danni ingenti: le polizze dedicate tutelano i professionisti da perdite finanziarie, danni o pregiudizi dovuti a errori o mancanze verificatesi nel corso della loro attività professionale.
Tali polizze possono essere stipulate sia dai liberi professionisti sia da coloro che operano come dipendenti: una buona polizza deve senz’altro coprire i danni patrimoniali cagionati colposamente a terzi dal profesionista, compresi i clienti, nello svolgimento dell’attività, nei modi e termini previsti dalla relativa legge professionale.
Spesso le compagnie offrono delle polizze All risk, con estensioni di volta in volta applicabili in accordo con l’assicuratore, in caso di specifiche esigenze, come ad esempio l’estensione per la privacy, estensione di attività di fusioni o incorporazioni, di docenza o quanto altro ancora. Solitamente il massimale medio si aggira intorno ai 560mila euro, sia giudiziale che stragiudiziale.
Ricordiamo che la riforma forense, al vaglio della Camera e molto controversa, prevede l’obbligo per l ‘avvocato di stipulare una polizza assicurativa a copertura della responsabilità civile per i rischi legati alla professione. Polizza che il professionista deve rendere nota al cliente se questi lo chiede.