Il primo marzo scorso la Corte di giustizia dell’Unione Europea ha dichiarato invalida, con effetto a decorrere dal 21 dicembre prossimo la deroga alla legislazione Ue in materia di parita’ di trattamento che autorizza gli Stati membri a mantenere differenze nei premi e nelle prestazioni individuali tra uomini e donne.
In sostanza dal prossimo anno le differenze nel calcolo dei premi assicurativi tra uomini e donne costituiscono una discriminazione fondata sul sesso. Attualmente un giovane automobilista prudente paga un premio più elevato per l’assicurazione auto solo per il fatto di essere di sesso maschile.
A seguito della sentenza gli assicuratori non potranno piu’ stipulare delle polizze differenziate tra uomo e donna, utilizzando il genere sessuale come fattore per la valutazione del rischio per giustificare la differenza nei premi individuali: tutti i premi dovranno essere diversificati unicamente in considerazione della prudenza degli automobilisti al volante.
Ovviamente gli assicuratori poteranno avvalersi di altri fattori legittimi di determinazione e le tariffe continueranno a riflettere il livello di rischio. Vedremo se in seguito a tale sentenza importante i premi per le assicurazioni auto effettivamente diminuiranno oppure no.