Le auto senza pilota, oltre a rivoluzionare il mondo dei motori e della meccanica, rappresenteranno una novità anche per il settore assicurativo. Tanto per rendere questa evoluzione lenta e gestibile, si partirà con dei taxi senza guidatore.
Ci sono tantissime questioni tecniche e burocratiche da affrontare prima che la rivoluzione sia totale. Per esempio si dovrà discutere delle caratteristiche che dovranno avere le polizze Rc auto, oltre che definire delle regole per la circolazione stradale. Le sperimentazioni continuano ed è anche merito dell’ entrata in campo di attori esterni al settore come Google, Apple e Bosch, che avrebbero dato uno sprint alle case automobilistiche tradizionali.
Nel corso del 2016 quindi si dovrebbe arrivare ad un punto più interessante, la messa in circolazione dei primi taxi completamente automatizzati. Tutto avrà come scenario il Giappone, per la precisione a Fujisawa, nel distretto di Kanagawa. I veicoli saranno prodotti dalla Robot Taxi e saranno inizialmente utilizzati all’interno delle città per una distanza massima di 3 chilometri. Sono escluse infatti, almeno per ora le tratte di lungo e medio raggio.
La sperimentazione, dicono le autorità giapponesi servirà per capire l’impatto dei taxi automatizzati sul sistema dei trasporti pubblici prima di prevedere l’impiego massiccio delle vetture moderne a partire dal 2020. Molte altre aziende automobilistiche non resteranno a guardare.
General Motors per esempio sarebbe pronta a partire con un sistema di car sharing ma secondo alcune indiscrezione pare che ci sia anche un progetto pilota nel centro urbano di Austin in Texas. Tramite il sistema ideato da General Motors, i clienti del servizio potranno richiedere un passaggio utilizzando un’apposita applicazione per smartphone: a quel punto verranno raggiunti da un’auto senza pilota pronta a trasportarli alla meta desiderata. Un car sharing all’avanguardia.