BLKB regala l’assicurazione terremoti a chi ha un’ipoteca

Assicurarsi contro determinate sciagure ambientali è un modo per i clienti della banca, di mettersi al riparo dall’incapacità di pagare le rate del mutuo ed è una garanzia per l’istituto di credito che recupera facilmente il capitale concesso. Ma se la polizza te la regalano?

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Dopo aver visto su internet la strana campagna pubblicitaria della banca russa che prestava gattini a chi accendeva un mutuo, per concludere i riti propiziatori legati all’acquisto dell’immobile, ci troviamo ad analizzare un’altra operazione molto bizzarra, di cui stavolta è protagonista la svizzera BLKB.

La prima banca svizzera, ha deciso di regalare un’assicurazione contro i terremoti a tutti i clienti che hanno un’ipoteca iscritta presso le sue filiali. Dal primo ottobre, quindi, tutti i clienti della Banca cantonale dei Basilea Campagna, che hanno sottoscritto un’ipoteca, avranno in regalo, automaticamente e senza ulteriori impegni economici, un’assicurazione contro i terremoti per i loro immobili.

La copertura assicurativa è riservata ai proprietari di edifici che hanno un valore stimato inferiore a 5 milioni di euro. Il prodotto offerto in omaggio è stato studiato a tavolino dall’istituto di credito e dalle compagnie assicurative.

Nel caso in cui si verifichi un terremoto disastroso, l’assicurazione paga anche i costi di rimozione delle macerie. È stata definita anche una franchigia, il 7,5% del valore dell’immobile, con un minimo di 25.000 franchi. Questa polizza sarà applicata, secondo la stima della banca, a 30.000 immobili e sarebbe in grado di far fronte ai danni di un terremoto di grandi proporzioni. Nella tradizione svizzera, il riferimento è sempre al famoso Basilea 1356.

Il direttore del servizio sismico svizzero precisa che il rischio di un terremoto è reale per cui questa scelta della banca non è da considerarsi un’operazione di marketing. Si stima infatti che un sisma paragonabile a quello del 1356 si verifichi ogni 2000-2500 anni e uno di magnitudo 5,0 possa ripetersi anche ogni 100-200 anni.

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