Il ramo assicurativo, in Italia, ha registrato una flessione nella raccolta premi del 2016 e sembra che questo calo sia da attribuire alle assicurazioni vita. Ecco cosa è successo.
Sul fronte della raccolta premi per le assicurazioni vita e danni si assiste ad una flessione. È stata segnalata una flessione consistente nel primo trimestre di questo 2016. A livello generale, in questi rami, il mercato assicurativo italiano ha raccolto circa 41 miliardi di euro con una perdita del -3,4% rispetto al 2015.
La flessione è da attribuire soprattutto al settore vita che da solo assorbe il 78% delle assicurazioni. Le polizze vita sono amate dagli italiani ma hanno subito una battuta d’arresto che dipende anche dal trend del settore danni che si è contratto progressivamente, da qualche anno a questa parte, ovvero dal 2011 ad oggi.
Un bollettino Ivass ha preso in esame in maniera approfondita i dati raccolti da numerose compagnie aventi sede stabile in Italia. Quello che però bisogna fare interpretando i dati, è dividere le assicurazioni legate alle imprese nazionali dalle assicurazioni legate alle imprese straniere che hanno una sede in Italia nei primi tre mesi dell’anno. Queste ultime infatti, hanno collezionate da sole 38 miliardi di euro con un calo del 4,4 per cento rispetto allo estesso periodo del 2015. Le rappresentanze in Italia di imprese con sede legale in un altro Stato S.E.E. hanno messo in luce un incremento del 10,8% con una raccolta di 3 miliardi di euro.
Questo è il resoconto dell’IVASS che prova a guardare a fondo alle modalità di stipula delle assicurazioni. In genere chi sottoscrive una polizza vita parte dagli sportelli bancari e postali, mentre i promotori finanziari non sono poi così gettonati come una volta. Per quanto riguarda il ramo danni, è confermato che la maggioranza delle sottoscrizioni avviene attraverso agenzie con mandato.