Il Ddl Concorrenza ha introdotto una serie di normative nuove per il settore RC auto che aveva come obiettivo originario quello del calo delle tariffe e dell’apertura degli spazi di mercato. Peccato che le associazioni di categoria non fossero del tutto d’accordo. Ecco la polemica di Federcarrozieri.
Il Ddl Concorrenza “obbliga” le compagnie assicurative a fare sconti agli automobilisti che accettano di farsi controllare installando la scatola nera o altri sistemi equivalenti, oppure a coloro che accettano di servirsi soltanto delle carrozzerie convenzionate.
Questo secondo paletto, secondo l’associazione sindacale che riunisce i carrozzieri, mette a rischio i diritti degli automobilisti che così mettono il mercato delle riparazioni in mano alle assicurazioni penalizzando gli artigiani e i meccanici e i professionisti che non entrano nel circuito delle polizze.
Restano poi gli altri strumenti per ribassare i prezzi ed evitare le frodi che sembrano del tutto accettabili: l’istallazione della scatola nera è soltanto uno dei sistemi, ma ci sono anche i rilevatori del tasso alcolemico, l’ispezione preventiva dei veicoli e poi naturalmente il risarcimento legato alle officine convenzionate.
Altre novità sempre inserite in questo disegno di legge riguardano l’obbligo di indicare testimoni al momento della denuncia del sinistro nel caso in cui si rilevino soltanto danni alle cose.
Secondo Federcarrozieri gli effetti delle norme sono negative perché gettano gli automobilisti nelle braccia delle officine convenzionate che dovranno lavorare secondo quanto imposto loro dalle imprese con la possibilità che le riparazioni siano fatte male e in gretta. Molte anche le critiche anche alla norma che prevede l’abolizione della cessione del credito al carrozziere indipendente.