Se la polizza auto è scaduta – e si tratta di un evento che capita a moltissimi italiani – bisogna procedere con il rinnovo sapendo che c’è un tempo di tolleranza ma poi bisogna fare i bravi automobilisti. Pena la ricezione di multe molto salate. Ecco come regolarsi.
Con l’aiuto di SoSTariffe abbiamo individuato le nozioni fondamentali – già ribadite più volte – per avere una vita facile da automobilisti, con pagamenti in ordine e assicurazioni stipulate. L’obiettivo è rispondere alla generica domanda: cosa fare se la polizza è scaduta?
Tempo di tolleranza
Per aiutare gli automobilisti nell’adeguarsi alle nuove regole, la legge ha introdotto 15 giorni di tolleranza dalla polizza auto scaduta. In sintesi, arrivato il termine dell’Rc auto, si hanno 15 giorni diultrattività della polizza, durante i quali (ed entro i quali) si potrà ancora circolare senza incorrere nellesanzioni per mancanza di Rca.
Scaduti i 15 giorni però l’auto è a tutti gli effetti priva di copertura: per questo è importante muoversi per tempo e acquistare una nuova assicurazione.
Abolizione del tacito rinnovo
Fino a qualche anno fa gli automobilisti non dovevano curarsi di che cosa fare a polizza auto scaduta, perché vigeva il rinnovo automatico dell’assicurazione. In sostanza, alla scadenza prevista da contratto e riportata sul tagliandino (si ricorda che ora non c’è più obbligo di esposizione sul parabrezza) l’Rc auto si rinnovava in automatico alle condizioni -soprattutto al prezzo- stabilito dalla compagnia. Chi non era soddisfatto della tariffa, per fare il cambio assicurazione era costretto a pagare una penale e a fare disdetta con l’invio di una raccomandata a/r contenente la volontà di terminare il rapporto.
Dal 2013 invece è stato introdotto l’art. 170-bis al Codice delle Assicurazioni Private, che abolisce definitivamente le clausole di tacito rinnovo del contratto di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile per veicoli a motore e natanti.
Cosa fare?
Provare a cambiare è la scelta che fa risparmiare. E di preventivatori online ce ne sono tanti. Perché rinunciare? Forse è questa la vera domanda cui dobbiamo rispondere.