Il Governo >Monti per combattere la crisi economica italiana, anziché fissare una patrimoniale sulle ricchezze enormi che si trovano ad essere concentrare nelle mani di pochi, intende introdurre una mini-patrimoniale che colpirà non i pochi ma i grandi numeri, quindi una buona fetta della popolazione. Se ne parla ovunque ormai con toni più o meno accesi: quello di cui forse non si parlato è l’applicazione un’imposta pari allo 0,1% sulle assicurazioni, ed in particolare su determinate polizze.
Ne ha parlato il Sindacato Nazionale degli Agenti Assicurativi, SNA: la nuova imposta di bollo, fissata allo 0,1% dal primo gennaio 2012 (0,15% dal 2013) colpirà le polizze vita, ma ancora non si sa quali strumenti siano interessati con certezza al prelievo annuale.
Di certo si può dire che le unit e le index linked, così come le polizze di capitalizzazione (ramo V) pagheranno pegno, per il fatto di essere prodotti assicurativi dal contenuto finanziario, e che i fondi pensione e i fondi sanitari siano esclusi dal prelievo. Probabilmente, per estensione, anche i Pip (piani pensionistici individuali) non saranno tassati: nel caso lo fossero, sarebbe un’iniquità rispetto ai fondi pensione.
Non è invece chiaro se la manovra includerà nel perimetro della tassazione anche le polizze rivalutabili (inserite nel ramo I), le quali prevedono un rendimento minimo garantito. Inoltre vi sarebbero anche delle problematiche anagrafiche: sono infatti ancora in circolo polizze stipulate prima del 31 dicembre 2000 e quindi assoggettate al vecchio regime fiscale con un’imposta sui premi da corrispondersi alla compagnia del 2,50%, sostitutivo dell’imposta di bollo e di registro. Se anche queste polizze venissero incluse nella lista degli strumenti soggetti al nuovo bollo, andrebbero incontro a una doppia tassazione.
Fonte: www.snaservice.it