L’EXPO 2015 sicuramente sconvolgerà la vita del capoluogo meneghino dove affluiranno un gran numero di persone per via dell’esposizione universale. Ci saranno delle modifiche necessarie anche alla vita di tutti i giorni e alla mobilità. Sarà ad esempio proposto – per la prima volta in Italia – lo scooter sharing.
Doveva partire ad aprile ma il progetto di condivisione delle due ruote è slittato a giugno, ad esposizione iniziata. Il progetto è stato curato dal Comune di Milano che ne aveva anticipato i dettagli già alla fine dell’anno scorso. Peccato che strada facendo siano sorti dei problemi legati ai mezzi di trasporto e alle assicurazioni, tanto da far posticipare tutto al primo mese d’estate.
Il problema numero 1 è senz’altro il parcheggio dei mezzi. Si discute ancora delle due opzioni possibili: ovvero della possibilità di parcheggiare gli scooter liberamente come accade per le auto e quindi trovarle tramite un’applicazione del cellulare, oppure della possibilità di prelevare e riconsegnare i mezzi soltanto in punti prestabiliti della città.
Il secondo ordine di problemi riguarda l’assicurazione, in particolare la polizza Kasko da adottare e la condivisione del casco in dotazione. Quest’ultimo, di carattere igienico-sanitario, rende necessario l’utilizzo di sottocaschi usa e getta in materiale riciclabile.
Lo scooter sharing che avrà una flotta di 150 mezzi per iniziare e costerà qualcosa come 25 o 30 centesimi al minuto, potrebbe portare all’attenzione del legislatore i problemi assicurativi che sono all’ordine del giorno per i sistemi di car sharing, oppure nei casi in cui si disponga di una nutrita flotta di veicoli da concedere a dipendenti o persone che hanno bisogno di una vettura a noleggio.