Le casalinghe non le paga nessuno ma pena una sanzione pecuniaria, sono costrette ad assicurarsi. L’assicurazione ha un costo effettivamente contenuto, circa 12 euro ma non ci sono vantaggi per le donne che si occupano dei lavori di casa. Per questo e per via del fatto che la multa non esiste, le sottoscrizioni sono in calo.
È stata avvia una nuova campagna INAIL per convincere di nuovo le donne a sottoscrivere la polizza casalinghe. Si è visto infatti che i consumatori la reputano inutile, valutano che non dia vantaggi reali alle assicurate e in più costa. Sono 12 euro all’anno ma a qualcuno pesano anche quelli.
Le casalinghe, così commentano molti giornali, non sono affatto disperate come dicono o come le si dipinge. La minipolizza pensata ad hoc per loro ed introdotta nel 2000 con una legge, che era anche la prima in Europa, va a tutelare le donne tra 18 e 65 anni che si occupano della casa. Potrebbe essere indicata per gli studenti fuori sede e per i giovani disoccupati.
Di regola si tratta di un’assicurazione obbligatoria ma nei fatti questa obbligatorietà non esiste, infatti le sanzioni per chi non si assicura, non sono mai comminate. Il calo delle sottoscrizioni non fa che confermare queste considerazioni dei consumatori.
Se nel 2008 erano 2,2 milioni di assicurate, nel 2012 erano invece 1,6 milioni e sono calate e poco più di 1,2 milioni nel 2014 con gli uomini in netta minoranza, circa 12500. Adesso quindi si prova a rilanciare il prodotto assicurativo dimostrandone nei fatti tutti i vantaggi. Alla campagna ha pensato l’INAIL in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate.
Qui l’opuscolo informativo.