Che una macchina consumi più del previsto, alla luce della spiegazione dei test sulle emissioni delle vetture, è scontato ma che poi di questo scandalo faccio le spese gli automobilisti, è assolutamente indecoroso. Di fatto è così e Assicurazione.it spiega perché.
Lo scandalo che ha coinvolto la Volkwagen nasce dai test fatti sulle emissioni dei gas di scarico delle vetture. In pratica i test sui gas di scarico sono fatti in condizioni ideali, sono test che non tengono conto dell’uso effettivo che si fa della vettura. Questo fa sì che i test abbiano risultati veritieri soltanto in relazione alle condizioni in cui sono effettuati i test.
Questo ha generato il famoso dieslgate Volkwagen ed ora, siccome molte assicurazioni avevano vincolato al rispetto che la macchina ha dell’ambiente, il costo della polizza, ci si troverà a fronteggiare un nuovo aumento delle tariffe. Assicurazione.it spiega con queste parole il cambio di scenario:
Cambia lo scenario. In sostanza, si vede chiaramente come il test sia effettuato in condizioni che nella realtà non esistono: una simulazione che, al momento, favorisce parecchio le auto ibride, che conducono quasi tutto il test in modalità elettrica, e quelle a benzina di grande cilindrata, che utilizzano durante il test soltanto un centesimo della loro potenza. Sono proprio questi due tipi di automobili a far registrare, finora, le più grandi differenze, nel ciclo medio, fra consumi ed emissioni: le diesel, invece, sono le auto che, sempre nel ciclo medio, rivelano le minori differenze fra consumi dichiarati e consumi reali nonostante che, almeno sulla carta, stante l’attuale sistema di omologazione, sembra consumino quanto quelle a benzina e a quelle ibride. Non a caso, d’altronde, al di là delle mere statistiche, continuano a preferire le automobili diesel, che alla fine si rivelano quelle che consumano poco, consentendo un risparmio maggiore nel serbatoio, anche se, avendo motori più potenti, pesano di più in portafoglio per quanto concerne bollo ed Rc auto.