L’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, e l’Agcm, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, scendono in campo congiuntamente a tutela dei consumatori. Il loro obiettivo è quello di rivedere i meccanismi di assegnazione e vendita forza delle polizze accessorie.
Un po’ com’è stato fatto qualche anno fa per le polizze accessorie legate al mutuo della casa. Il comunicato stampa reso noto all’inizio di aprile dice:
Numerosi sono i contraenti che, attirati da prezzi spesso notevolmente competitivi, decidono di sottoscrivere un’assicurazione online con la volontà di risparmiare qualche soldo. È stato però messo in luce, a seguito di capillari indagini da parte delle due Autorità, che in molti casi nel contesto web al momento di richiedere un preventivo per l’obbligatoria Rc Auto il cliente si trova obbligato a dover deselezionare attraverso un click tutta una serie di coperture associate in maniera automatica alla polizza desiderata senza averne fatto effettiva richiesta. Principalmente le compagnie assicurative inseriscono all’interno dei preventivi le garanzie accessorie di furto e incendio, infortuni al conducente, assistenza stradale e tutela legale che, come è noto, rappresentano un ottimo strumento di protezione ma che non hanno carattere obbligatorio (al contrario del’RC).
I consumatori devono poter scegliere e decidere in modo esplicito se avvalersi o meno della tutela fornita da queste coperture assicurative totalmente facoltative.