Le alluvioni, i maremoti, i terremoti e le altre calamità naturali, adesso fanno parte anche del vissuto italiano, ma gli italiani a questa cosa non si abituano affatto e stentano ad investire denaro nella protezione della casa e dei propri cari. Ania fa un quadro della situazione sulle polizze per calamità naturale.
L’ultimo report dell’ANIA è stato dedicato alla diffusione nel nostro Paese delle polizze da calamità naturale. Negli ultimi anni infatti, le calamità naturali stanno diventando sempre più frequenti e sempre più pericolose. Comportano danni alle persone, alle abitazioni nonché alle unità produttive. L’Italia, quando ad esposizione a situazioni calamitose, non è seconda a nessuna.
Il Belpaese, per quanto bello, è esposto ai rischi di alluvioni, frane e terremoti e nonostante questo la normativa che regolale situazioni di calamità stenta a decollare. Altri Paesi si sono dotati di strumenti di protezione ad hoc, mentre nel nostro paese il supporto delle coperture assicurative contro le catastrofi naturali non è ancora accettato.
La situazione italiana, comunque, è molto particolare. Da un lato troviamo le aziende che hanno la possibilità di scegliere tra un buon numero di copertura per danni generati dalle calamità naturali. Al nord, in regioni come Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, le polizze in questione cominciano a circolare. Ben diversa è la situazione al Sud e nelle Isole che non sono meno esposte ai rischi di terremoto.
Per le abitazioni private la polizza che copre dalle calamità naturali è praticamente di un solo tipo. Nel 2009 soltanto una piccola parte dei proprietari di un immobile aveva una copertura contro le catastrofi naturali.