Il problema sul quale si discute da tempo è sempre lo stesso: in Italia una poliazza auto costa troppo, occorre abbattere i prezzi. Ma come fare? Certamente la colpa dell’aumento indiscriminato dei premi RC auto è degli incidenti aumobilistici: ogni anno i sinistri sono più di 3,7 milioni, su un totale di 43,5 milioni di veicoli, il che equivale a circa il 30% in più della Germania, ed al doppio della Francia.
Il Forum Ania-Consumatori (Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici) ha elaborato sette proposte da sottoporre direttamente alle istituzioni. Le soluzione sarebbero le seguenti:
- creare un organismo antifrode;
- rivedere le procedure di liquidazione dei sinistri;
- vietare la cessione ad intermediari del diritto al risarcimento;
- completare la disciplina relativa ai danni alla persona nel Codice delle assicurazioni;
- modificare i criteri medico-legali per valutare le lesioni più lievi;
- rilanciare la conciliazione paritetica eliminando l’obbligatorietà della mediazione;
- ampliare l’uso della tecnologia, ad esempio installando scatole nere sui veicoli.
Considerato che RC auto è obbligatorio e che di consegenza gli aumenti indiscriminati pesano su tutti noi, si tratta di un argomento importante che sta a cuore a tenti: il conto economico della rc auto è in perdita, considerato che nel 2009 su 100 euro incassati le imprese ne hanno spesi 108. Il costo dei risarcimenti è stato pari a 15 miliardi, di cui 9,5 (il 65%) solo per danni fisici.
Gli incidenti con almeno un danno alla persona sono il 21%, in molte province del Sud come Crotone, Brindisi, Bari, Taranto e Foggia si raggiungono punte addirittura del 40%. In un eccesso di tutela per i danneggiati, si rischia di favorire il proliferare delle frodi alle assicurazioni.