Ci avevamo fatto la bocca sull’abolizione del bollo auto ma questo provvedimento è stato archiviato perchè secondo la Commissione bilancio, non ci sono le coperture per sostenerla. Le priorità sono altre, ad esempio il bonus bebè.
Probabilmente per lasciare spazio ad iniziative che coinvolgono una platea più ampia di italiani, è stata archiviata l’idea di abolire il bollo auto e trasformarlo in una tassa che non tiene conto soltanto del possesso di un veicolo.
L’abolizione del bollo auto che tra l’altro è una delle tasse più evase dagli italiani, è stata avanzata dal Presidente della Commissione Finanza della Camera, l’onorevole Capezzone. La Ragioneria di Stato, però, ha bocciato la proposta che adesso tornerà comunque in commissione finanza per le modifiche al testo prima di una nuova discussione. Quindi la questione resta aperta.
I fondi per la copertura dell’abolizione del bollo per tre anni o cinque anni in base alla capacità di inquinamento della vettura, non ci sono. Sarebbe sensato tassare di più chi inquina maggiormente ma il legislatore non è della stessa idea. O meglio, l’idea è buona ma mancano i soldi. Quindi il bollo deve essere pagato.
Un provvedimento del genere avrebbe dovuto essere usato per rilanciare il settore automobilistico, per far sì che una tassa odiata dai consumatori fosse meglio digerita nel tempo. Ad un passo dall’abolizione, il governo ha fatto marcia indietro evitando anche che fosse reintrodotta la deducibilità fiscale al 40% per le automobili appartenenti alle flotte aziendali.
Per le auto aziendali, tra l’altro, sono previste ora maggior incombenze. Si veda la coincidenza tra patente e carta di circolazione. Rispetto al bollo c’è da dire che chi non si è messo in regola ha comunque tre anni di tempo per saldare il debito accumulato con lo Stato prima che la tassa automobilistica cada in prescrizione.