Grazie ad una guida dell’IVASS dedicata alla responsabilità civile, si fa chiarezza sul che vuol dire, oggi stipulare una polizza di questo tipo, chi è obbligato a farlo e chi facendolo ottiene una copertura maggiore rispetto al previsto.
L’IVASS ha pubblicato due nuove guide, una delle quali dedicate alla responsabilità civile, l’altra ai mutui. Noi abbiamo introdotto la polizza sulla responsabilità civile generale, ma adesso entriamo nel merito delle polizze che per legge sono obbligatorie e riguardano alcune tipologie di professionisti e quelle che al contrario non sono obbligatorie ma possono risultare molto utili.
le assicurazioni RC obbligatorie sono riferite principalmente ai professionisti e alle attività industriali. Sono regolate da un contratto i cui estremi sono stabiliti dalla normativa in vigore che ha definito anche rischi da coprire, minimi di massimale, esclusioni e via dicendo. Non sono obbligatorie, invece, le assicurazioni regolate da contratti concordati tra le parti, tra l’assicurato e la compagnia, sulla base delle esigenze dell’assicurato e delle prestazioni che la compagnia è in grado di offrire con il corrispettivo da pagare.
Alcune attività professionali e industriali sono soggette alla sottoscrizione obbligatoria di una polizza di responsabilità civile. Per esempio i medici iscritti all’Albo professionale che hanno l’obbligo di proteggersi dalle richieste di risarcimento dei pazienti, rispetto ad errori commessi dal medico stesso. Il discorso è analogo per i costruttori di immobili, per gli amministratori di condominio e per chi si occupa di prodotti. In questo ultimo caso si deve specificare che si tratta di una polizza per chi svolge attività industriali per la produzione di bene e garantisce richieste di risarcimento per danni causati a persone e cose sulla base dei difetti dei prodotti fabbricati.
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