Istallare la scatola nera sulla propria auto, anche se ad un prezzo maggiori rispetto alla solita assicurazione, garantisce comunque uno sconto complessivo sul prezzo della polizza. Il vantaggio economico, però non si traduce in vantaggio legale, ecco perché.
Istallare una scatola nera è fortemente consigliato ma non è obbligatorio. Chi ce l’ha sulla propria auto, in base alla polizza scelta, sa che potrà avere un piccolo sconto. Eppure il contenuto delle registrazioni della scatola nera, che portano all’automobilista un vantaggio economico, non offrono un vantaggio di tipo legale, perché non possono essere usate come prova in giudizio.
È questo uno degli effetti e dei possibili risvolti della Riforma RC auto che sta per essere partorita dal Governo Renzi, chiamato a legiferare nella speranza, degli automobilisti, di calmierare i prezzi delle polizze, rendendo le tariffe più eque a livello territoriali con un vantaggio evidente per tutti gli automobilisti.
La Riforma Rc Auto è una svolta per i problemi che riguardano il mercato assicurativo e anche per gli assicurati. L’obiettivo è quello di bilanciare gli interessi delle compagnie assicurative con quelli degli automobilisti. Le compagnie vorrebbero generalizzare un sistema che premia gli automobilisti virtuosi mentre gli automobilisti, virtuosi e non, hanno come unico obiettivo quello di risparmiare.
La scatola nera dovrebbe essere lo strumento principe per mettere d’accordo le due categorie ma al di là dell’abbassamento del rischio di frodi e quindi al di là del risparmio legato al minor numero di sinistri rimborsati, non si ottiene un vantaggio diretto sulle tariffe.
La scatola nera che non potrà quindi costituire una prova in giudizio, ridurrà notevolmente le liti temerarie che in questo momento storico rappresentano un vero imbarazzo per la macchina giudiziaria. Si ricorda quindi che l’unico sistema attualmente valido per risparmiare sono i preventivatori online, sempre aggiornati sulle offerte assicurative.