Una proposta, diciamolo subito, che non riguarda l’Italia sempre attenta alla tutela della privacy in ogni settore. In questo caso la proposta di sconti sulla polizza che lascia spazio a molti dubbi, arriva direttamente dalla Svizzera. Ecco di cosa stiamo parlando.
L’assicurazione in Svizzera ricopre un ruolo fondamentale ed è strano che questa notizia arrivi proprio dai nostri vicini di casa. In pratica la proposta di alcune compagnie è quella di uno sconto sulla polizza assicurativa qualora il cliente fornisca dei dati sullo stato fisico quotidiano. Il come è presto detto: attraverso un dispositivo che rivela tutti i dati motori dell’assicurato, ovvero attività fisica, battito cardiaco e numero di passi fatti durante il giorno.
Ci sono tantissimi dispositivi che possono svolgere questa attività, basta pensare che ci sono dei braccialetti che si aggiungono agli smartphone e consentono al telefono di registrare ogni dato. In cosa consisterebbe allora lo sconto? La proposta più dettagliata e convincente è quella della compagnia CSS che propone uno sconto di 0,40 € per ogni giornata in cui il cliente compie almeno 10.000 passi. Dubbi sulla tutela della privacy? In Italia scatterebbero denunce e polemiche a non finire, mentre in Svizzera è scattata l’adesione in massa a questo sconto.
Fino a questo momento nel programma CSS ci sono finite ben 3.000 persone. C’è poi un’altra compagnia che fa delle riduzioni sul costo della polizza se i dati registrati con il braccialetto oltre a finire nelle mani dell’assicurazione, si possono anche condividere sul portale della compagnia. In pratica chi acconsente a rendere pubblici i propri dati relativi allo stato di salute può aggiudicarsi altri sconti. Secondo Christophe Kaempf di Santésuisse, l’associazione si occupa della disciplina delle assicurazioni malattia:
“I consumatori svizzeri condividono già dati personali con aziende come Google ed Apple, ma sarebbero certamente più protetti se lo facessero anche con le assicurazioni svizzere che sono soggette alle norme elvetiche in materia di privacy.”