Aci ed Istat hanno stilato la classifica degli incidenti più frequenti sulle strade italiane: dai dati emerge che la maggior parte degli incidenti stradali avviene tra due o più veicoli (74,7%), mentre negli altri casi si trata di veicoli singoli o isolati. Nell’ambito degli incidenti tra veicoli, la tipologia di incidente più diffusa è lo scontro frontale-laterale, con ben 71.069 casi con 883 morti e 104.638 feriti, seguita dal tamponamento, che registra 37.749 casi con 364 morti e 62.389 persone ferite.
Percentuali minori per quel che riguarda il sinsitro che vede coinvolto un pedone investito, che si realizza nel 9,3% dei casi totali: nel 2011 vi sono stati ben 19.155 casi, in cui hanno perso la vita 561 persone e 21.622 sono rimaste ferite. Lo scontro frontale-laterale, la fuoriuscita e l’investimento di pedone sono i sinistri con maggiore incidenza di esito mortale.
Vediamo insieme quali sono le principali cause che provocano sinistri mortali: al primo posto il non-rispetto della precedenza e la velocità elevata, cui seguono la guida distratta, come quella in cui si utilizza il telefonino o altri apparecchi elettronici. Il 3,1% del totale delle cause di incidente invece è rappresentato dal comportamento scorretto del pedone. Nelle strade urbane, la prima causa di incidente è il mancato rispetto delle regole di precedenza o semaforiche (19,6%), sulle strade extraurbane è la guida distratta o andamento indeciso (pari al 19,7%), seguita dalla guida con velocità troppo elevata (pari al 18,1%).
Infine per quel che riguarda le giornate e gli orari in cui si verificano sinistri è emerso che: maggio è il mese nero, agosto quello in cui si registra il picco di mortalità, sabato il giorno con più morti, le 18:00 l’ora più critica. Di notte si verificano meno incidenti ma più pericolosi, e i week-end sono fortemente a rischio. I giovani 20-24enni le principali vittime di incidenti mortali. Il maggior numero di incidenti, morti e feriti si verifica sulle strade urbane, ma quelli più gravi avvengono sulle extraurbane. Più sicure le autostrade.
Fonte: Aci