Le leggi del mercato dicono che se c’è competizione e se c’è concorrenza, i prezzi possono diminuire in modo sensibile. Allora fa piacere sapere dall’Adoc, l’Associazione di difesa e orientamento dei consumatori, che ci deve una nuova spinta verso la liberalizzazione del mercato assicurativo. In particolare bisogna favorire una competizione tra banche e compagnie assicurative per far decrescere i prezzi della polizze.
Nel settore delle assicurazioni, in 12 mesi si è assistito ad un calo interessante dei prezzi delle polizze. In più si accoglie positivamente la firma del protocollo d’intesa firmato dall’IVASS e dall’Autorità Antitrust per aumentare la tutela dei consumatori incentivando lo scambio di informazioni legate alle pratiche dei malintenzionati. Nel settore bancario il discorso cambia perché la trasparenza bancaria è sottoposta ad un numero di regole più importanti anche se poi la direzione percorsa è sempre la medesima.
Ecco allora che l’Adoc sostiene con forza l’importanza di aumentare la concorrenza tra banche assicurazioni perché la scarsa competizione va a discapito dei consumatori. Se invece la concorrenza fosse aperta i prezzi delle polizze sarebbero molto più bassi. Santini dell’Adoc auspica allora una nuova ventata di liberalizzazioni, in modo tale da aumentare i livelli di concorrenza. La chiusura del mercato fa sì che il prezzo minimo pagato per una polizza sia di 600 euro all’anno. I neopatentati che in genere non hanno un reddito, sono addirittura più penalizzati dagli altri automobilisti e a parità di condizioni la loro gioventù alla guida fa salire il premio fino a oltre i 1000 euro.
Le banche che offrono delle polizze, gestiscono la procedura in modo troppo complesso e questo determina un insufficiente livello di trasparenza.