Li chiamano Autovelox 2.0 perché sfruttano, riconvertendoli, alcuni dispositivi già presenti sulle strade del nostro paese, per esempio archi Ztl, telecamere dei tutor e dei telepass. I veicoli che presentano una qualsiasi irregolarità saranno multati.
Le assicurazioni hanno deciso di tarare la tariffa sulla base di molteplici elementi, ad esempio lo stile di guida dell’automobilista, i chilometri percorsi e via dicendo.
Adesso, con l’autovelox 2.0 si fa un ulteriore passo avanti perché le forze di polizia acquisiranno informazioni sui veicoli che transitano sotto ogni telecamere possibile. Ne parliamo al presente ma la riforma non è ancora stata approvata, anzi ha avuto un percorso abbastanza tortuoso.
In alcuni Paesi europei esiste già questa sorta di Grande Fratello automobilistico e per questo da tre anni, si pensa di lavorarci anche in Italia. Lo scorso 15 febbraio doveva entrare in funzione in via sperimentale ma il progetto è stato abbandonato proprio come il decreto “Destinazione Italia”.
I tecnici hanno continuato a lavorare sulla proposta e hanno anche realizzato il Centro nazionale accertamento delle infrazioni di Settebagni. In questa località alle porte di Roma arrivano tutte le rilevazioni sulla velocità fatte dagli autovelox. In tempo reale, grazie ad un collegamento tra il CNAI e la Motorizzazione civile, si possono controllare i dati di un veicolo scoprendo se oltre all’eccesso di velocità, ha anche altre magagne per cui pagare. In pratica si può sapere se è un veicolo che circola senza assicurazione o senza revisione.
Le telecamere rilevano la targa alla prima infrazione, fanno gli altri accertamenti e inviano il verbale. Le telecamere che contribuiscono a questo sistema di controllo saranno circa 600 telepass autostradali, i tutor che sono piazzati nei 3 mila chilometri di autostrada del nostro paese e le stesse Ztl cittadine.
Si potranno accertare numerose infrazioni, anche la guida contromano, i motociclisti senza casco e via dicendo. L’obiettivo primario resta sempre quello di controllare chi non ha l’assicurazione. Si stimano in Italia circa 3,8 milioni di veicoli che circolano senza polizza o con la polizza scaduto. In tal caso la multa sarebbe di 841 euro a meno che non ci si assicuri nell’arco di 15 giorni. I conti si fanno presto: un giro di vite potrebbe portare al recupero di 3,2 miliardi di euro.